olio di palma fa male

Si dibatte da oltre dieci anni sull’olio di palma se fa bene o male, se davvero è pericoloso per il nostro organismo, per il sistema cardiocircolatorio, se è dannoso per l’ambiente o provoca il diabete.

Le accuse rivolte verso l’olio di palma sono davvero tante. Ma è davvero pericoloso per il nostro organismo? O lo sono i procedimenti che vengono effettuati per raffinarlo ed inserirlo all’interno di preparazioni dolciarie, brioche o creme dolci e salate? Ma anche all’interno di prodotti quali pesce surgelato, piatti pronti e così via…

Sicuramente l’olio di palma, per il suo costo inferiore a quello di altri oli vegetali come ad esempio, quello di girasole, di soia o di arachidi, è tra i più utilizzati in campo alimentare, ma dobbiamo comprendere se fa veramente così male assumerlo oppure se in dosi ridotte si può consumare tranquillamente.

Lo scopriamo insieme in questa guida, cercando di verificare quello che ci dicono le ricerche scientifiche effettuate nel settore.

In quali alimenti si trova principalmente l’olio di palma?

L’olio di palma è un prodotto che viene utilizzato come grasso vegetale principalmente all’interno delle preparazioni industriali. L’olio di palma è spesso impiegato per la realizzazione di dolci da forno, viene usato al posto del burro e anche di altri oli vegetali.

Nei prodotti da forno, nelle creme e nei grassi l’olio di palma permette di dare a questi una consistenza migliore e una struttura perfetta per durare a lungo.

L’olio di palma anche se è un olio vegetale è molto simile al burro per il suo elevato contenuto di grassi e di acidi grassi insaturi. L’olio di palma pur essendo di origine vegetale è composto da grassi saturi quali, l’acido palmitico, laurico e stearico. Di conseguenza si presta per le proprietà chimiche ad essere impiegato come alternativa nelle principali lavorazioni industriali.

Ma perché si utilizza l’olio di palma? L’olio di palma si utilizza in quanto ha un costo nettamente inferiore e poi è praticamente insapore quindi non altera in alcun modo la gradevolezza del prodotto al palato. L’olio di palma a differenza del burro permette di garantire una conservabilità dei prodotti nel lungo periodo per la sua resistenza alle temperature alte o basse.

L’ingresso massiccio all’interno delle preparazioni è avvenuto quando l’OMS ha messo un veto ai grassi idrogenati pericolosi per la salute dell’uomo come, ad esempio, diverse tipologie di margarine che venivano utilizzate al posto del burro. Dunque, l’olio di palma ha sostituito grassi che sono considerati più pericolosi per il nostro organismo.

L’olio di palma fa male all’organismo?

L’olio di palma fa male al nostro organismo? Essendo un grasso con un buon contenuto saturo, l’olio di palma va considerato alla stregua di altri come lo strutto oppure il burro.

Queste sostanze devono essere consumate in modo molto limitato all’interno della nostra alimentazione altrimenti si rischia di andare a creare delle placche di grasso all’interno delle arterie portando la circolazione sanguigna ad avere delle problematiche.

I grassi saturi come quello dell’olio di palma devono essere consumati dunque il meno possibile per riuscire a supportare il proprio benessere fisico. Ma questo non vuol dire che bisogna demonizzare l’olio di palma o non consumare mai più alimenti che lo contengono.

La scelta migliore sarebbe quella di limitare il consumo di alimenti che contengono l’olio di palma come tutti quei prodotti che presentano al loro interno ingredienti che si configurano come grassi saturi, come ad esempio, il burro oppure la margarina.

Ma scopriamo di più sull’olio di palma.

Olio di Palma: da dove viene estratto e perché potrebbe essere pericoloso?

L’olio di palma si presenta solido a temperatura ambiente ed è un olio vegetale estratto da una pianta molto diffusa nei paesi tropicali.

Nel 2011, ossia circa 11 anni fa, si accese il dibattito sull’olio di palma nel momento in cui è entrata in vigore la normativa dell’Unione Europea sull’etichettatura alimentare, le aziende furono obbligate a indicare nel dettaglio i grassi presenti all’interno degli alimenti in modo preciso.

L’olio di palma all’epoca risultò essere così il grasso alimentare più utilizzato all’interno dei prodotti da forno, dolciari e per l’infanzia. Le sue caratteristiche organolettiche e il costo basso ne avevano favorito nel corso degli anni l’impiego all’interno dei processi industriali alimentari.

Ma oltre ad essere un grasso saturo, quali potrebbero essere i pericoli per la nostra salute?

Naturalmente solo se assunto in dosi molto eccessive, l’olio di palma potrebbe essere nocivo per la salute, in quanto i processi di raffinazione del prodotto portano a livelli di contaminazione potenzialmente dannosi. Infatti, la maggior parte degli oli vegetali, come l’olio di palma subisce un processo industriale che fa in modo che si passi dall’olio grezzo, dopo l’estrazione, ad un prodotto raffinato.

Secondo l’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare ossia la EFSA vi è uno studio condotto per valutare i livelli contaminati dal processo negli oli vegetali.

Secondo l’autorità la maggior parte degli oli di origine vegetale, come anche l’olio di palma, subiscono un trattamento che li porta ad essere contaminati da delle sostanze chimiche indesiderate che si formano dopo i processi di trasformazione alimentare come, ad esempio, la raffinazione e l’affumicatura degli alimenti in ambito domestico.

La EFSA ha valutato che l’esposizione ai contaminanti che si formano quando gli oli vegetali sono sottoposti ai processi industriali di raffinazione ad alte temperature possano risultare problematici.

L’olio di palma presenta dei livelli preoccupanti e i dati analizzati hanno evidenziato livelli di contaminazione alti da sei a dieci volte all’interno degli oli e grassi di palma rispetto all’olio di mais e di girasole.

In conclusione, un consumo eccessivo di olio di palma aumenta in eccesso l’introito di grassi saturi all’interno dell’organismo, questi sono negativi e possono incidere sul benessere del sistema cardiovascolare. Ma lo stesso vale anche per tutti quei prodotti che contengono grassi idrogenati, a base di burro, margarina oppure di grassi animali come ad esempio lo strutto.

L’olio di palma, inoltre, insieme ad altri oli vegetali potrebbe essere gravato dalla presenza di alcuni elementi dannosi che provengono dal sistema di raffinazione dell’olio e dal successivo procedimento di preparazione e cottura degli alimenti da forno.

Dottor Maurizio Caggiano

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