
Nei primi mesi del 2021 ho effettuato una ricerca attraverso un questionario composto da 10 domande volto a comprendere il grado di consapevolezza sulle scelte alimentari, ho utilizzato Google moduli, hanno risposto 697 persone tra uomini e donne, il test si è svolto sul territorio italiano.
In questo articolo riporterò alcune di queste domande, di seguito vengono riportati i risultati del test.
[qcld-ichart label=”Si,No,Qualche volta” aspectratio=”1″ value=”38.2,18.5,43.3″ type=”pie” title=”Presti attenzione alle etichette alimentari e i valori nutrizionali?” datasetname=”Etichette alimentari” width=”300px” backgroundcolor=”” bgcolor=”‘#339933′,’#d8f3d8’,”” bordercolor=”” pointerstyle=”circle” linestyle=””]
In questa immagine si può osservare che 129 persone su 697 non prestano alcuna attenzione alle etichette alimentari ed ai valori nutrizionali, questo dato porta a due riflessioni: la prima è che non si hanno a disposizione le competenze per sviluppare una consapevolezza attraverso la lettura delle etichette; la seconda riflessione si riferisce ad un totale disinteresse nel farlo.
Sul totale, 302 persone leggono le etichette qualche volta, indice che questo avvenga con nuovi prodotti sul mercato o alternativi a quelli acquistati di consueto.
Il 38,2% sostiene di leggere le etichette, rimane in dubbio la competenza 46 nell’interpretazione dei valori.
[qcld-ichart label=”Si,No,Qualche volta” aspectratio=”1″ value=”51.8,26.3,22″ type=”pie” title=”Quando scegli un prodotto alimentare lo fai in base al prezzo?” datasetname=”Scelta Prodotto” width=”300px” backgroundcolor=”” bgcolor=”‘#339933′,’#d8f3d8’,’#eeeeee'” bordercolor=”” pointerstyle=”circle” linestyle=””]
Il 22% delle persone sostiene di scegliere un prodotto in base al prezzo, questo dato indica che l’aspetto economico può prevalere rispetto a quelli nutrizionali.
In questo caso bisogna distinguere tre tipi di scelte: la prima è la scelta in base al prezzo rispetto a due o più prodotti, prediligendo quello che mantiene il miglior rapporto qualità prezzo se pur con ottimi valori nutrizionali; la seconda rappresenta un completo disinteresse rispetto alle etichette a favore del prezzo più economico; la terza si riferisce alla scelta di quei prodotti che hanno un prezzo elevato, interpretato come sinonimo di qualità nutrizionale maggiore rispetto ad altri prodotti dello stesso tipo.
Sul totale 183 persone non considerano il prezzo come fattore determinante per una scelta, possono incidere altri aspetti, tra cui: il packaging, l’abitudine ad acquistare sempre lo stesso prodotto, il gusto, la velocità di preparazione.
[qcld-ichart label=”Si,No” aspectratio=”1″ value=”38.2,18.5″ type=”pie” title=”Ti influenza la grafica sulla confezione del prodotto?” datasetname=”prodotto” width=”300px” backgroundcolor=”” bgcolor=”‘#339933’,’#d8f3d8′” bordercolor=”” pointerstyle=”circle” linestyle=””]
Oltre la metà dei soggetti che hanno risposto al test, sostengono di essere influenzati dall’immagine riportata sulla confezione del prodotto.
Il packaging fa parte di quegli aspetti di leva del marketing che induce all’acquisto di un prodotto, senza indurre in inganno il consumatore.
Questo dato fa riflettere su quanto passino inosservati i valori riportati sulle etichette a favore di un aspetto prettamente estetico e di impatto.
Le immagini sulla confezione di un prodotto possono evidenziare in modo accattivante l’assenza di grassi o di zuccheri in un alimento, ma per una corretta interpretazione di quel singolo suggerimento sarebbe opportuno leggere le etichette per intero, sia l’ordine degli ingredienti che la tabella nutrizionale.
I limiti di questo test sono rappresentati da alcuni punti principali:
- il test non suddivide le risposte in base alle aree geografiche di Italia;
- i calcoli in percentuale non considerano le risposte secondo il genere;
- i calcoli in percentuale non considerano le fasce d’età;
- la ricerca è stata condotta solo con l’utilizzo del mezzo web, escludendo persone molto anziane e non utilizzatori di Internet.
Scelte alimentari consapevoli
L’Organizzazione mondiale della sanità ha riferito che le malattie legate all’alimentazione rappresentano circa il 60% e che le condizioni che promuovono pratiche alimentari non salutari tra gli individui includono la mancanza di adeguate conoscenze sanitarie e nutrizionali e l’acquisizione di disinformazione su questioni di salute e nutrizione.
La consulenza e l’educazione nutrizionale implicano che le persone acquisiscano conoscenze sulla nutrizione e siano incoraggiate a apportare i cambiamenti necessari nelle loro abitudini alimentari.
Le scelte più importanti le fai al supermercato quando fai la spesa, o diversamente quando la fai online.