In un’alimentazione sana, i carboidrati sono nutrienti essenziali per sintetizzare il glucosio e produrre l’energia necessaria per il corretto funzionamento dell’organismo. L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) suggerisce di consumare porzioni di riso, pasta, patate o pane ogni giorno, privilegiando le varietà integrali. Tuttavia, è comune chiedersi: riso o pasta, quale scegliere? Esaminiamo le proprietà nutrizionali dei due alimenti e altri fattori per trovare la risposta.

Le proprietà nutrizionali del riso

Il riso integrale è caratterizzato da un contenuto calorico di 337 Kcal (1410 Kjoule) per 100 grammi e presenta una varietà di sostanze nutritive, tra cui carboidrati, proteine, lipidi, fibre, vitamine e minerali. Il riso è facilmente digeribile e regola la flora intestinale grazie alla sua componente glucidica. È adatto anche ai celiaci, essendo privo di glutine, e indicato per chi soffre di ipertensione arteriosa, grazie al suo basso contenuto di sodio.

Le proprietà nutrizionali della pasta

La pasta di semola di grano duro contiene 353 Kcal (1476 Kjoule) per 100 grammi e offre un’ampia gamma di nutrienti, tra cui carboidrati, proteine, lipidi, fibre, vitamine e minerali. La pasta fresca integrale, grazie al suo maggiore contenuto di fibre, può favorire la regolarizzazione dell’attività intestinale. Tuttavia, la pasta contiene glutine e non è adatta per chi soffre di celiachia, sebbene esistano alternative senza glutine a base di mais e grano saraceno.

Il confronto: riso o pasta?

Un confronto tra riso e pasta rivela che la pasta ha un contenuto calorico leggermente maggiore, oltre a essere più ricca di fibre, proteine e lipidi. Tuttavia, contiene meno acqua e carboidrati rispetto al riso.

Sebbene il riso abbia un contenuto proteico inferiore, ha un indice chimico superiore a quello della pasta e contiene una percentuale maggiore di amminoacidi essenziali. Nel complesso, i due alimenti non presentano differenze sostanziali dal punto di vista nutrizionale, ma alcune caratteristiche del riso potrebbero renderlo più adatto a specifiche diete.

Glicemia e indice glicemico

L’indice glicemico (IG) è un parametro che indica l’effetto dei carboidrati sugli aumenti della glicemia. Alimenti con un IG basso (inferiore a 55) causano un aumento graduale della glicemia, mentre quelli con un IG alto (superiore a 70) causano picchi più rapidi e marcati.

Il riso integrale ha un IG di circa 50, mentre la pasta di semola di grano duro ha un IG di circa 40-50. Dato che il riso integrale ha un IG più basso rispetto alla pasta di semola di grano duro, il che lo rende una scelta migliore per le persone con diabete o per chi cerca di controllare la glicemia.

Pertanto, entrambi gli alimenti hanno un effetto moderato sulla glicemia e possono essere consumati con moderazione da persone con diabete o che cercano di controllare il loro livello di zucchero nel sangue.

Valutazione ambientale

Un altro aspetto da considerare nella scelta tra riso e pasta è l’impatto ambientale. La coltivazione del riso richiede una grande quantità d’acqua e produce una maggiore quantità di gas serra rispetto alla produzione di pasta.

Tuttavia, anche la produzione di grano utilizzato per la pasta richiede risorse e può contribuire all’inquinamento dell’acqua a causa dell’uso di fertilizzanti e pesticidi. Pertanto, è importante valutare l’origine dei prodotti e preferire quelli coltivati in modo sostenibile.

Le pratiche di coltivazione sostenibili possono ridurre l’impatto ambientale anche del riso. Mentre la produzione di pasta, in genere richiedere meno acqua e produrre meno emissioni di gas serra, a seconda della fonte di grano utilizzata e delle pratiche di produzione.

Cottura e preparazione

La cottura e la preparazione di riso e pasta influiscono sulle loro proprietà nutrizionali e sull’assorbimento dei nutrienti. Cuocere il riso in eccesso può portare alla perdita di nutrienti, mentre la pasta al dente ha un indice glicemico leggermente inferiore rispetto a quella cotta oltre il punto di cottura ideale. In entrambi i casi, cuocere sia riso che pasta rispettando al meglio i tempi di cottura permette di assumere nel migliore dei modi i nutrienti che li caratterizzano, comprese le fibre.

Riso o pasta a dieta: come consumarli al meglio

Se vuoi includere riso e pasta nella tua dieta ipocalorica senza sacrificare il gusto, è importante imparare a cucinarli in modo sano e bilanciato. Seguire questi suggerimenti può aiutarti a gustare i tuoi piatti preferiti senza compromettere la tua linea:

  • Aggiungi verdure: per ridurre la densità calorica dei piatti di pasta e riso, aggiungi almeno 120-150 g di verdure per porzione al condimento. Questo non solo aumenta il valore nutrizionale del tuo pasto, ma ti permette anche di ridurre la quantità di pasta o riso nella porzione.
  • Scegli condimenti leggeri: evita condimenti pesanti e ricchi di grassi, come salse a base di panna o burro. Opta invece per condimenti a base di verdure, pomodoro, olio d’oliva e spezie per mantenere basso il contenuto calorico del piatto.
  • Opta per cereali integrali: per ottenere un maggior senso di sazietà puoi scegliere pasta e riso integrali, che hanno un contenuto maggiore di fibre e nutrienti rispetto alle loro controparti raffinate. questo ti aiuterà a sentirsi sazio più a lungo e a mantenere stabili i livelli di zucchero nel sangue.
  • Cucina in modo sano: cuoci la pasta e il riso al dente per mantenere una consistenza migliore e per facilitare la digestione. Evita la frittura e opta per metodi di cottura più sani, come la cottura a vapore, al forno o in padella con poco olio.

Seguendo questi consigli si ha la possibilità di consumare, come previsto anche da una dieta sana e bilanciata, sia il riso che la pasta. Infatti, la cosa migliore all’interno di un’alimentazione bilanciata è quella di variare le fonti di carboidrati, scegliendo non solo tra vari tipi di riso e pasta, ma valutando anche altri cereali come il farro, l’orzo, la segale e tuberi come le patate.

Dottor Maurizio Caggiano

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