
La pasta è un prodotto che è sempre presente nelle nostre case sia per i grandi consumatori e amanti dei primi piatti sia per coloro che la consumano due o tre volte a settimana ma non ne sono per forza grandi estimatori. In ogni caso: nelle nostre dispense c’è sempre, al 90%, un pacco di pasta.
Ma conosci bene la qualità della pasta che compri? Oggi le ricerche in campo agroalimentare sono diventate sempre di più e hanno anche una maggior risonanza rispetto al passato: il motivo è un desiderio più forte dei consumatori di conoscere e sapere che i prodotti che acquistano non siano dannosi per la salute.
Purtroppo proprio sulla qualità della pasta: c’è molto da dire! Infatti, non tutta la pasta è uguale e non tutti i marchi offrono un prodotto di alta qualità che ti offra tutti gli elementi nutritivi essenziali e al contempo non sia dannosa per la tua salute. Allora come riconoscere la qualità della pasta? Lo vediamo insieme in questa guida!
Come si riconosce la qualità della pasta?
Iniziamo con il dire che è fondamentale scegliere la pasta in base alle sue caratteristiche, preferendo anche alcune pratiche rispetto ad altre. Nel dettaglio per riconoscere una pasta di qualità devi verificare: l’aspetto, le etichette, la trasparenza aziendale, il quantitativo di proteine e di fibre, il tipo di essiccazione.
Pasta di ottima qualità: il contenuto proteico
Sicuramente non hai mai prestato molta attenzione al contenuto di proteine della pasta. Devi sapere però che a un più alto valore proteico corrisponde una farina e una semola usata per fare la pasta migliore delle altre.
Per legge la pasta di semola di grano duro deve avere un minimo di proteine del 10,5% per quella normale, la pasta integrale deve presentare almeno l’11,5% di proteine. Maggiore è il valore delle proteine più alta è la qualità della semola utilizzata.
Ricorda che le proteine sono riportate sempre per 100 g di prodotto e non in percentuale. Il consiglio, comunque è di optare per paste che hanno tra gli 11,5 g e i 15 g di proteine.
Essiccazione a bassa temperatura
Come andiamo ad approfondire anche più giù nell’articolo, la pasta essiccata a bassa temperatura è migliore. Spesso è difficile andare a reperire questa informazione sulle etichette, perché non sono molti i produttori che palesano il metodo con il quale essiccano la pasta. In genere, la pasta trafilata al bronzo e quella di piccoli produttori artigianali viene sempre essiccata a bassa temperatura.
L’aspetto della pasta
La pasta di grano duro deve presentare una superficie omogenea e avere un colore giallo che ricorda quello proprio della germe di questo cereale. Non bisogna farsi ingannare dalle paste troppo gialle con un aspetto troppo liscio. La pasta deve avere un po’ di rugosità che permette di garantire una essiccatura più lenta e anche un miglior sapore.
Leggere le etichette
Molto importante leggere con attenzione le etichette: se non sono chiare, se non riesci a trovare informazioni coerenti, allora è meglio evitare di acquistarla.
L’importanza delle fibre
La quantità di fibre come quella di proteine è molto importante. I prodotti integrali sono sicuramente da preferire in quanto hanno un valore superiore di fibre. Non solo, l’uso del chicco di grano integrale prevede che non si proceda a trattamenti con pesticidi che sono potenzialmente tossici come la fosfina, gli esteri fosforici oppure i piretroidi, che invece sono usati spesso per la conservazione del grano perlato o comunque non integrale. Anche se non scegliete la pasta integrale biologica: vi consigliamo di controllare comunque il contenuto di fibre. Maggiori sono le fibre contenute migliore è il grano utilizzato.
Qual è la pasta da evitare?
Ci sono tipi di pasta da evitare? In realtà sì esistono alcune tipologie di pasta che bisogna assolutamente evitare di acquistare se si vuole preservare la propria salute. Starai pensando che alla fine è solo pasta e non ha mai fatto male a nessuno! In realtà non è così. Alcune tipologie di grano e alcuni tipi di pasta purtroppo contengono sostanze e pesticidi o conservanti che rendono questo prodotto dannoso per la nostra salute. Vediamo nel dettaglio quale pasta non acquistare.
Evita la pasta con essiccazione ad alta temperatura
L’essiccazione ad alte temperature avviene in modo molto rapido e con una persistenza di calore nella camera preposta pari a 115 C°.
Quando la pasta viene sottoposta a questa procedura di essiccazione così alta si vanno a perdere quasi tutti i nutrienti, diminuendo drasticamente il contenuto di micronutrienti come la vitamina B1 e la vitamina B2. Non solo, si causano dei danni anche alla struttura del glutine e si impoveriscono le vitamine, andando a irritare più facilmente l’intestino.
Le alte temperature di essiccazione, infine, hanno un effetto negativo sulla cottura che non avverrà in modo uniforme e rendendo la pasta meno digeribile.
Attenzione ai grani esteri
Il consiglio principale è di acquistare solo pasta prodotta da grano italiano. La motivazione non è campanilista o nazionalista.
Ci sono delle ragioni molto più serie. In primo piano: in Italia esiste una specifica regolamentazione sull’uso di alcuni componenti e pesticidi e poi ci sono dei controlli più stringenti sul grano rispetto ad altri paesi, infine sono utilizzati grani qualitativamente migliori.
Infatti, i grani provenienti dall’Est Europa, da paesi come Ucraina o Turchia e i grani americani prodotti negli USA e in Canada fanno uso di pesticidi chimici che servono ad accelerare la maturazione delle spighe. Pesticidi, che anche se in quantità consentite dalla legge, poi si vanno a ritrovare all’interno del prodotto finito.
Attenzione al glisofato
Bisogna fare attenzione infine, a un altro pericolo che purtroppo incombe sulla pasta ossia quello del glisofato. Un caso abbastanza recente ha permesso di sottolineare che tracce di glisofato, anche se spesso contenute al di sotto dei limiti imposti dalla legge, possono comunque essere dannose e rendere la pasta qualitativamente meno idonea al consumo.
Il glifosato secondo quanto definito dall’Agenzia Internazionale per la ricerca sul Cancro e anche dall’OMS è probabilmente cancerogeno per questo motivo è bene preferire prodotti che non lo contengono. Il glisofato è un erbicida che viene utilizzato per riuscire ad eliminare le erbacce che crescono vicino al grano, ma che si va comunque ad inserire nel chicco lasciando delle tracce. Ecco perché sarebbe meglio scegliere paste che sottolineano l’assenza di glisofato al suo interno.
Quale pasta acquistare?
In conclusione: quale pasta acquistare? Abbiamo diversi marchi in Italia che offrono una buona qualità del grano, assenza di pesticidi e di prodotti dannosi come il glisofato. Il consiglio è di osservare sempre attentamente le etichette, evitare la pasta con ingredienti addizionati come sali minerali o fibre e consultare anche le classifiche sui prodotti migliori condotte con studi attenti, come ad esempio quelli pubblicati su Altroconsumo. Grazie a un’attenta ricerca e all’attenzione alla trasparenza dei marchi e delle etichette potrai scoprire seguendo anche i tuoi gusti quale pasta acquistare.
Dottor Luca Agostini – Biologo Nutrizionista