
Il pollo è uno degli alimenti più amati e consumati al mondo, grazie alla sua versatilità in cucina e alla sua convenienza economica. Tuttavia, non tutti i polli sono uguali e quando si decide di acquistare carne di pollo, è importante prestare attenzione alla qualità del prodotto e alla sua provenienza.
In questo articolo, vediamo insieme, quali sono i polli migliori da consumare, cosa ci impone il mercato ad oggi, e i consigli per scegliere il migliore d’acquistare al supermercato.
Quale pollo scegliere? Indagine sulla produzione di polli e filiera avicola, cosa ci dicono i dati
Un’indagine sulla produzione di uova e sul destino dei pulcini maschi ha portato alla luce diversi aspetti della filiera avicola e nella produzione dei polli destinati al mercato del consumo alimentare.
Nello specifico, attualmente il mercato dei polli da carne è dominato dai polli broiler a rapido accrescimento, che rappresentano circa il 98% della produzione secondo l’indagine di “UNA Italia”.
Nonostante ciò, esiste una piccola nicchia di produzione di polli a medio e lento accrescimento, tra cui una piccola quota di maschi delle ovaiole. Le differenze tra i due tipi di polli riguardano sia i prezzi che le caratteristiche della carne.
Esistono differenze tra i polli a lento accrescimento e quelli a veloce accrescimento. In primo luogo, i polli a lento accrescimento ci impiegano più tempo per riuscire a raggiungere il giusto peso e sono anche più attivi, quindi si muovono di più rispetto ai broiler che invece sono “costretti” alla sedentarietà.
Questo porta a differenze evidenti che si notano sulla qualità della carne. La carne dei polli a lento accrescimento è qualitativamente migliore rispetto ai broiler.
Non solo, secondo UNA Italia, anche se non ci sono studi sperimentali comparativi sulle caratteristiche nutrizionali dei polli a lento accrescimento, i dati disponibili mostrano differenze nel grasso di deposito, dalla presenza di antiossidanti e di acidi grassi polinsaturi a seconda dell’alimentazione e dell’interazione genotipo/ambiente. La carne dei polli allevati al pascolo ha un sapore più ricco, non perde acqua durante la cottura e ha alcune caratteristiche interessanti.
Il pollo a lento accrescimento ha meno grasso rispetto ai broiler, con una percentuale del 6% contro il 10,6% del broiler crudo con pelle (dati INRAN).
Altri incroci a lento accrescimento hanno ancora meno grasso, come il Collo Nudo con una percentuale di 2,5% (dati COOP).
La qualità del grasso del pollo a lento accrescimento è migliore, poiché ha un contenuto maggiore di antiossidanti come i tocoferoli e caroteni, e più acidi grassi polinsaturi Omega 3 che hanno un effetto protettivo sul sistema cardiovascolare. Inoltre, queste carni hanno un rapporto favorevole tra quantità e qualità degli acidi grassi Omega 3, migliorando la qualità della carne.
La carne di polli a crescita lenta, inclusa quella dei maschi delle galline ovaiole, è un prodotto con un buon sapore e pregi nutrizionali, ma più costoso rispetto al broiler e non soddisfa le richieste dei consumatori che sono abituati a considerare il pollo come un alimento con carne molto tenera.
Infatti, a livello di cottura e gusto, i polli a crescita lenta sono più saporiti ma richiedono anche un maggiore tempo per cuocere, e nonostante i giusti periodi di cottura, bisogna comunque sottolineare che le carni rimangono più sode e resistenti. Invece, i polli broiler hanno un sapore più delicato, ma anche carni più “flaccide” o comunque molto morbide, e richiedono un tempo di cottura limitato.
L’abitudine a consumare i polli broiler, porta ad apprezzare meno, quelli delle carni che in realtà sono qualitativamente migliori, come appunto quelle dei polli a lento accrescimento. Quindi un problema nel riuscire a reperire un pollo di alta qualità sul mercato è reso complesso proprio dal gusto e dalle aspettative dei consumatori.
Informazioni utili per la scelta del pollo al supermercato
Come scegliere il pollo al supermercato? Come abbiamo detto, ci sono difficoltà nel trovare nei supermercati polli a basso accrescimento, ma comunque è possibile svolgere un’attenta selezione dei polli migliori attraverso alcune attenzioni, quali:
- Verifica dell’etichettatura: è importante leggere attentamente l’etichetta per conoscere la provenienza del pollo, il produttore, il lotto e la scadenza. Alcune aziende indicano anche il tipo di allevamento dell’animale, come ad esempio se è stato allevato a terra o in gabbia, e se è stato alimentato con mangimi naturali o con integratori artificiali.
- Taglio della carne: i tagli di pollo più pregiati sono il petto e le cosce, che sono anche i tagli più magri e versatili in cucina. Tuttavia, la carne bianca del petto può risultare secca se cotta troppo a lungo, mentre la carne delle cosce può essere più grassa.
- Freschezza: la freschezza del pollo è importante per garantire la qualità della carne. Quando si acquista pollo fresco, verificare che la carne sia soda e non appiccicosa. Se si acquista pollo congelato, verificare che il congelamento sia stato effettuato correttamente e che non ci siano parti del pollo che siano diventate morbide o acquose.
- Scelta del tipo di pollo: come già accennato, esistono diversi tipi di polli, ognuno con le sue caratteristiche e il suo prezzo. I polli a lento accrescimento sono generalmente considerati di migliore qualità rispetto ai broiler, ma sono anche più costosi. Se si sceglie di acquistare un pollo a lento accrescimento, verificare che sia stato allevato in modo sostenibile e che rispetti le norme per il benessere animale.
- Allevamento biologico: se si preferisce acquistare carne di pollo biologica, verificare che il prodotto sia stato certificato da un ente riconosciuto. I polli biologici sono alimentati con mangimi naturali, non contengono sostanze chimiche e sono allevati in spazi più ampi rispetto ai polli convenzionali.
Attenzione alla sostenibilità ambientale: acquistando polli da allevatori locali
Se si ha la possibilità di interagire direttamente con gli allevatori locali, conoscendo però a fondo metodo di allevamento e valutando che si tratti realmente di polli a lento accrescimento, questa potrebbe essere la soluzione migliore a livello salutare e anche ambientale.
Per i consumatori attenti alla sostenibilità ambientale, è importante anche considerare l’impatto ambientale dell’allevamento di polli. L’allevamento industriale dei polli ha un impatto significativo sull’ambiente, a causa della grande quantità di escrementi prodotti dagli animali. Questi escrementi possono contaminare le falde acquifere e causare problemi di inquinamento dell’acqua.
Se si sceglie di acquistare polli al supermercato, privilegiando però la sostenibilità ambientale, bisogna fare attenzione all’etichetta e valutare polli che sono allevati all’aperto, che hanno la possibilità di pascolare, mangiare erba, insetti naturali. Questo sicuramente, anche a livello industriale, è un metodo di allevamento più sostenibile dal punto di vista ambientale.
Conclusione
In conclusione, la scelta del pollo migliore dipende dalle preferenze individuali del consumatore. I polli a lento accrescimento e quelli allevati al pascolo sono spesso considerati di qualità superiore, ma sono anche più costosi rispetto ai polli broiler a rapido accrescimento.
Quando si sceglie il pollo, è importante leggere attentamente l’etichetta per conoscere la provenienza del pollo, il produttore, il lotto e la scadenza.
Inoltre, bisogna prestare attenzione all’aspetto esteriore della carne per accertarsi che sia di buona qualità. Se si è preoccupati per l’impatto ambientale dell’allevamento di polli, è possibile scegliere produttori che impiegano metodi di allevamento sostenibili e rispettosi dell’ambiente.