
Grasso localizzato o cellulite sono la stessa cosa? In molti, utilizzano il termine grasso o adipe localizzato come sinonimo di cellulite. In realtà bisogna definire la vera e propria differenza tra i due.
Conoscere la differenza tra il grasso localizzato su pancia, cosce, fianchi e così via e la cellulite è importante per comprendere in che modo agire adeguatamente ed utilizzare i giusti trattamenti.
Grasso localizzato o cellulite: differenze
Il grasso localizzato sulle cosce o in altre zone del corpo indica un ingrossamento delle cellule adipose. Mentre, la cellulite indica un’alterazione del tessuto cutaneo partendo dallo strato adiposo fino a quelli superiori del derma e infine raggiungendo anche l’epidermide.
Quando si parla di adipe localizzato dunque, si parla dell’aumento volumetrico degli adipociti ossia delle cellule di grasso. Queste cellule quando si ingrossano, naturalmente portano ad un’accentuazione della rotondità e quindi il corpo si presenta visibilmente in sovrappeso.
Il grasso localizzato può interessare tutto il corpo, in questo caso si parla di adiposità generale. In altri casi, però, si parla di adiposità localizzata quando invece questa interessa alcune zone specifiche della struttura corporea.
L’insorgenza della cellulite, a differenza del grasso o adipe generalizzato o localizzato, è determinata dalla difficoltà dovuta dai capillari venosi di riuscire a riassorbire i liquidi ed anche le scorie che vanno a depositarsi all’interno del tessuto interstiziale.
Questo effetto negativo prende il nome di ritenzione idrica e può comportare anche un edema che si va a creare per le fibre che sono presenti all’interno del tessuto, successivamente si induriscono e alla fine si formano noduli che portano ad un vero e proprio circolo che fa sì che i gradi di estensione della cellulite aumentino nel corso del tempo.
Infatti, quando sovviene un indurimento del tessuto adiposo si tenderà ad alterare la zona del derma e si potrà rischiare anche una sclerosi delle fibre che prevede una scarsa ossigenazione. Dunque, questo rovinerà la zona del derma perché non viene più nutrita adeguatamente e di conseguenza, alla vista, risulterà poco idratata e spenta oltre che fredda al tatto.
Adiposità localizzato: caratteristiche
L’adiposità localizzata, come accennato, è un accumulo di tessuto grasso in zone del corpo che variano in base alla conformazione del proprio fisico. La patologia si concretizza con un incremento del volume degli adipociti, ma non si presentano delle alterazioni né alla microcircolazione locale ne tantomeno alla struttura cellulare, cosa che avviene invece quando si soffre a causa della cellulite. Questo vuol dire che non si verificano problemi quali dolore o alterazione della cute.
Il grasso localizzato non è un problema che colpisce solo le donne. Infatti, a differenza della cellulite che tende ad essere più presente nel genere femminile, il grasso o adipe di tipo localizzato colpisce entrambi i sessi, quasi in egual modo.
Nelle donne si parla di grasso localizzato sui fianchi, il ventre, le cosce e la zona del ginocchio. Invece nell’uomo i depositi adiposi si accumulano maggiormento a livello addominale.
Aspetto della pelle in caso di adiposità generalizzata o localizzata
L’aspetto della pelle in caso di adiposità localizzata o generalizzata si presenta con determinate condizioni che permettono di distinguere la problematica correlata alla cellulite.
Nel caso di accumuli adiposi occorre sottolineare che negli accumuli di tipo adiposo, le cellule, anche se sono piene di lipidi continuano ad essere vitali e reattive ad eventuali stimoli.
L’adiposità localizzata prevede dunque, un aspetto che presenta la zona del derma con una pelle liscia e molto tonica e con una temperatura normale. Non c’è un aumento di calore e nemmeno un raffreddamento della zona.
La localizzazione in genere si colloca principalmente in zone quali fianchi, pancia, ginocchia, cosce, dorso e braccia. Quando la distribuzione si presenta diffusa, interessa tutto il corpo. La compressione al tatto prevede che la pelle non presenti una classica buccia d’arancia e non si provi dolore.
In caso di cellulite invece l’aspetto del tessuto è infiammato ed ha un colorito spento, la pelle è fredda e non elastica. I capillari sono più evidenti e si vede la buccia d’arancia. Comprimendo la zona che viene colpita dalla cellulite si avverte un dolore che varia di intensità in base al livello di infiammazione dal quale si è affetti. Se si preme con le dita sulla cute si presentano dei noduli di varie dimensioni che si sentono proprio sotto la pelle.
Come combattere l’adiposità localizzata
L’adiposità localizzata è molto più semplice da contrastare rispetto alla cellulite. Questo perché le cellule adipose ingrossate in realtà sono ancora sane e sono in grado di ricevere gli stimoli adeguati.
In questo modo, dunque, è possibile combattere il grasso localizzato sul corpo nel migliore dei modi ed anche in tempi brevi, seguendo un’alimentazione corretta ed equilibrata ed eseguendo i giusti esercizi. Questi ultimi devono essere eseguiti in modo ottimale e personalizzato.
Naturalmente, una dieta sana associata all’esercizio fisico, permettono in entrambi i casi di costituire non solo la soluzione al grasso che si localizza in zone specifiche, ma anche il percorso ottimale per perdere peso e indurre un dimagrimento generalizzato.
Il benessere del corpo e la lotta al grasso localizzato, come avviene per la cellulite, è sempre il prodotto della giusta alimentazione e allenamento. La frutta e la verdura sono elementi necessari per riuscire a perdere peso ma soprattutto utili a combattere il grasso in quanto sono ricchi di sali minerali e vitamine che supportano il processo di dimagrimento ed il benessere dell’organismo.
Naturalmente non bisogna dimenticare assolutamente di bere e idratarsi al meglio per far sì che il grasso localizzato non costituisca la comparsa della cellulite localizzata. L’acqua è l’elemento migliore per riuscire a favorire il drenaggio, eliminare le scorie dall’organismo e facilitare l’eliminazione delle cellule adipose.
Inoltre, è bene rivedere le proprie abitudini per evitare processi che compromettono la microcircolazione quali l’alcol, i super alcolici, i radicali liberi, le tossine che si possono ritrovare nel fegato, soprattutto se si seguono abitudini alimentari non equilibrate.