
Quali sono i principali formaggi a basso contenuto di lattosio? Oggi si parla sempre più dell’intolleranza al lattosio, facendo riferimento ad una particolare tipologia di zucchero presente nel latte e nei suoi derivati, è molto diffusa. Questa problematica si manifesta con una serie di fastidiosi disturbi che non colpiscono solo l’apparato digerente, dando problemi gastrointestinali, ma che possono interessare anche la cute o causare altri sintomi.
La lattasi, ovvero l’enzima che permette di digerire lo zucchero contenuto nel latte, viene prodotto in minore quantità durante la crescita. Molte persone, quindi, scoprono di essere intolleranti al lattosio solo dopo molti anni. Tuttavia, chi soffre di questa intolleranza, non deve rinunciare al gusto perché esistono dei buoni formaggi senza lattosio.
Sul mercato ci sono formaggi senza lattosio che ne sono naturalmente privi perché la loro formulazione, la modalità di realizzazione e la stagionatura vanno a ridurre o eliminare questo zucchero, ma anche formaggi delattosati, ovvero ai quali è stato eliminato il lattosio tramite un processo specifico.
Conoscere l’elenco dei formaggi senza lattosio e quali, invece, ne contengono in grande quantità e sarebbero quindi da evitare, permette di poter consumare tranquillamente questi prodotti, anche in caso d’intolleranza, senza incorrere in spiacevoli effetti collaterali.
Formaggi senza lattosio: quali sono?
Il lattosio è uno zucchero disaccaride, composto da glucosio e galattosio, contenuto nel latte e nei suoi derivati.
Come accennato in precedenza, esistono molti tipi di formaggi senza lattosio che, quindi, possono essere portati in tavola o utilizzati per preparare gustose ricette anche per chi soffre d’intolleranza al lattosio.
La scelta migliore che consente di andare sul sicuro ed evitare di ritrovarsi alle prese con disturbi gastrointestinali, problemi di digestione, gonfiore e reazioni cutanee, è consumare principalmente i formaggi stagionati. Infatti, il formaggio stagionato è senza lattosio per sua natura, durante la lunga stagionatura il lattosio, grazie all’azione di alcuni batteri specifici, viene trasformato in acido lattico o eliminato con il siero.
Tra i formaggi stagionati senza lattosio, quindi, ci sono tutti quelli a pasta dura e semidura, ovvero produzioni in cui il contenuto di acqua varia dal 40% al 45%. Si tratta, in pratica di specialità come il grana padano, il pecorino e il parmigiano stagionato, provolone dolce e affumicato, ottimi da utilizzare anche come condimento per primi piatti e altre pietanze.
Ci sono molti altri formaggi DOP che non contengono lattosio, come la Fontina, l’Asiago Pressato, Il Bitto, il Caciocavallo Silano, il Gorgonzola dolce e piccante, il Taleggio e lo Svizzero. Tuttavia, soprattutto se i disturbi provocati dall’intolleranza al lattosio sono molto forti, è bene accertarsi sempre che i formaggi che ci consumano siano effettivamente senza lattosio. In alcuni casi, infatti, il quantitativo di questo zucchero può variare in base al processo di stagionatura o alla tipologia di produzione.
Il burro contiene solo una piccola percentuale di lattosio, compresa tra lo 0,5% e 1%, e potrebbe essere consumato senza problemi, così come il mascarpone, un formaggio cremoso e fresco che è spesso utilizzato come ingrediente per piatti saporiti e gustosi dolci.
Chi è intollerante al lattosio non dovrebbe escludere completamente i prodotti caseari dalla sua dieta. Infatti, si tratta di alimenti che forniscono un buon apporto di calcio, un nutriente indispensabile per la salute dell’organismo perché contribuisce a contrastare l’osteoporosi. Una carenza di calcio può portare a una fragilità ossea e a carenze pericolose soprattutto quando aumenta l’età o durante la gravidanza e l’allattamento. Ecco perché, introdurre i formaggi senza lattosio nella propria dieta è un’ottima scelta.
Quali formaggi evitare se si è intolleranti al lattosio
Chi soffre d’intolleranza al lattosio, invece, dovrebbe evitare di consumare alcune tipologie di formaggi. Si tratta quasi sempre di specialità fresche. Tra queste ci sono la mozzarella, la maggior parte dei formaggi spalmabili, come stracchino, certosino, robiola e ricotta, ma anche i formaggini e i fiocchi di latte. Se proprio non si vuole rinunciare al consumo dei formaggi freschi, si possono scegliere i formaggini senza lattosio e altre specialità delattosate.
I formaggi a pasta molle, invece, dovrebbero contenere solo piccole tracce di lattosio e quindi possono risultare digeribili e ben tollerati anche se si soffre di questa intolleranza. Solitamente, anche i formaggi realizzati con latte di capra contengono un basso quantitativo di lattosio e sono quindi una valida e nutriente alternativa.
Chi intollerante al lattosio dovrebbe prestare attenzione anche al quantitativo di questo zucchero che si può trovare in altri prodotti oltre a quelli caseari. Infatti, alcuni salumi e insaccati, alimenti precotti, sughi pronti, cereali o prodotti da forno possono contenere lattosio utilizzato come conservante. Per evitare problemi, è bene leggere sempre le etichette.
In ogni caso, la tolleranza e le reazioni al lattosio sono soggettive e, quindi, a volte basta ridurre la quantità o la frequenza con cui si consumano questi alimenti per non avere problemi. Per accertare l’intolleranza al lattosio bisogna sottoporsi al Breath Test, un’analisi che va ad analizzare la quantità d’idrogeno nel respiro e che permette di comprendere effettivamente se si è intolleranti o meno a questo specifico zucchero.