
La chetosi nutrizionale è una condizione fisiologica in cui il corpo inizia a bruciare i grassi anziché il glucosio per produrre energia. Ma come andare in chetosi? Naturalmente questo processo fisiologico avviene quando si verificano determinate condizioni che portano a esaurire le scorte di glicogeno nel corpo, il modo più semplice per andare in chetosi dunque è quello di limitare l’assunzione di carboidrati, come appunto avviene nella dieta chetogenica.
Il glucosio è la fonte di energia primaria per l’organismo, principalmente ottenuto attraverso i carboidrati presenti nella dieta. Tuttavia, quando il glucosio non è immediatamente utilizzato per produrre energia, viene conservato nel fegato e nei muscoli sotto forma di glicogeno. Quando le scorte di glicogeno si esauriscono, il corpo deve cercare un’altra fonte energetica, e i grassi diventano la seconda opzione.
Il processo di bruciare i grassi per produrre energia è accompagnato dalla produzione di corpi chetonici, noto come chetogenesi. Vediamo però nel dettaglio alcuni benefici della chetosi, come raggiungerla attraverso l’alimentazione chetogenica e quali sono le possibili controindicazioni!
La chetosi nutrizionale benefici e perdita di peso
La chetosi derivante da una dieta chetogenica è definita chetosi nutrizionale e deve essere distinta dalla chetoacidosi patologica associata a alcune malattie metaboliche. La chetosi nutrizionale è una condizione sicura e naturale che può portare diversi benefici per la salute, in particolare per coloro che cercano di perdere peso.
Quando il corpo entra in chetosi, passa da una macchina brucia zuccheri a una macchina brucia grassi. Questo significa che il corpo inizia a utilizzare i grassi come fonte primaria di energia, contribuendo alla riduzione degli accumuli adiposi e alla perdita di peso.
La chetosi nutrizionale aiuta a regolare l’appetito e la sensazione di sazietà, rendendo più facile seguire una dieta a basso contenuto di carboidrati nel lungo periodo.
Oltre alla perdita di peso, alcuni studi suggeriscono che la chetosi e la dieta chetogenica possono portare a diversi altri benefici per la salute:
• Malattie Cardiache: Riducendo i carboidrati per raggiungere la chetosi, è possibile migliorare i fattori di rischio delle malattie cardiache, come i livelli di trigliceridi, il colesterolo totale e il colesterolo HDL.
• Diabete di Tipo 2: La dieta chetogenica può migliorare la sensibilità all’insulina e altri fattori di rischio associati al diabete di tipo 2, inclusa l’obesità.
• Morbo di Parkinson: Uno studio ha evidenziato che i sintomi del morbo di Parkinson sono migliorati dopo 28 giorni di dieta chetogenica. Inizialmente, anzi, la dieta chetogenica è stata pensata come protocollo nutrizionale proprio per il trattamento dei pazienti affetti dal morbo di Parkinson.
È importante notare che la ricerca su questi benefici è ancora in corso e alcuni risultati sono oggetto di dibattito, infatti, spesso si può notare come già stare 15 giorni senza carboidrati non sia indicato per tutti. Tuttavia, la chetosi e la dieta chetogenica stanno guadagnando sempre più attenzione come possibili strumenti per migliorare la salute e trattare alcune condizioni mediche.
Come funziona la chetosi nutrizionale?
Immagina il glucosio come il carburante di base del nostro corpo, derivato principalmente dai carboidrati che consumiamo. Tuttavia, come in ogni viaggio, c’è un limite alla quantità di carburante che possiamo immagazzinare. L’eccesso di glucosio viene sapientemente conservato nel fegato e nei muscoli, sotto forma di glicogeno, pronto a essere utilizzato quando necessario.
Ma cosa succede quando il carburante glucosio inizia a scarseggiare? Il nostro corpo deve trovare un’alternativa per continuare il suo viaggio energetico, ed è qui che entra in scena la magica chetosi. Riducendo drasticamente l’assunzione di carboidrati, ad appena 20 grammi al giorno, costringiamo il nostro corpo ad esaurire le riserve di glicogeno e ad avventurarsi verso un nuovo modo di produrre energia, bruciando i grassi. In questo processo, i corpi chetonici vengono creati e diventano la stella guida del nostro viaggio metabolico.
Tuttavia, questo non è un semplice passo da compiere. Ogni individuo ha il proprio percorso unico per entrare nella chetosi. Secondo gli esperti, mediamente ci vogliono dai 2 ai 4 giorni per raggiungere questo stato, ma alcuni soggetti possono necessitare di più tempo. I primi giorni possono essere i più sfidanti, come attraversare una foresta densa e intricata, con sintomi come mal di testa, stanchezza, alitosi e sete ad accompagnare il viaggio. Ma una volta superata questa fase iniziale, si entra in una dimensione che dovrebbe apportare diversi benefici.
La chetosi nutrizionale potrebbe indurre alla pressione arteriosa si abbassa, tenere sotto controllo i livelli di glucosio, insulina e colesterolo che vengono bilanciati, mentre il corpo assume una forma più asciutta e tonica. Una trasformazione che fa emergere l’azione dei corpi chetonici e il loro impatto positivo sul metabolismo.
È fondamentale sottolineare che questa dieta ha bisogno del supporto di un professionista medico o nutrizionista (specializzato in dieta chetogenica) per un percorso personalizzato. Con pazienza, costanza e l’aiuto adeguato, la chetosi nutrizionale può essere un alleato per raggiungere gli obiettivi di salute e benessere.
Come andare in chetosi: alcune strategie
Per agevolare l’ingresso e il mantenimento della chetosi, si potrebbero utilizzare alcune specifiche strategie (si consiglia di non intraprendere nessuna di queste azioni senza l’adeguato supporto del medico o nutrizionista).
I principali comportamenti che portano in chetosi sono:
- Limitare i Carboidrati: Limitare l’apporto di carboidrati a 20 grammi al giorno o meno è fondamentale per indurre la chetosi.
- Aumentare i Grassi Sani: Assicurarsi di consumare una quantità adeguata di grassi sani per fornire energia al corpo.
- Moderare l’Apporto di Proteine: Evitare di assumere trote proteine, poiché un eccesso di proteine può convertirsi in glucosio e ostacolare la chetosi.
- Evitare Spuntini Inutili: Mangiare solo quando si ha fame e regolare i pasti per evitare spuntini eccessivi.
- Digiuno Intermittente: Abbinare la chetogenica al digiuno intermittente può aumentare i livelli di chetoni.
- Esercizio Fisico: L’attività fisica può aiutare ad aumentare moderatamente i livelli di chetoni e migliorare la perdita di peso.
- Sonno e Riduzione dello Stress: Dormire a sufficienza e ridurre lo stress possono contribuire al successo della dieta chetogenica.
Come misurare la chetosi
Esistono vari modi per misurare la chetosi, ma il metodo più accurato è l’esame del sangue che misura il livello di chetoni nel sangue. Esistono anche test per misurare i chetoni nelle urine, ma possono essere meno precisi e variare in base all’idratazione e ad altri fattori. Tuttavia, è importante sottolineare che misurare la chetosi non è essenziale per seguire una dieta chetogenica con successo. Molte persone possono raggiungere la chetosi semplicemente limitando i carboidrati e seguendo le linee guida della dieta chetogenica.
Effetti Collaterali
Sebbene la chetosi possa portare a diversi benefici per la salute, è importante essere consapevoli degli effetti collaterali che possono verificarsi durante la transizione verso una dieta chetogenica. Alcuni effetti a breve termine includono mal di testa, stanchezza, costipazione, alitosi e aumento temporaneo dei livelli di colesterolo. Tuttavia, questi effetti tendono a scomparire entro pochi giorni o settimane se la dieta viene eseguita in modo corretto.
È importante mantenere una corretta idratazione e assicurarsi di assumere abbastanza fibre e verdure a basso contenuto di carboidrati durante la chetosi. Prima di iniziare una dieta chetogenica è sempre consigliabile consultarsi con un professionista medico o nutrizionista per valutare la propria idoneità e ottenere indicazioni personalizzate.